Agenda21 per Parigi

 Premiate a Ecomondo 2015 le eccellenze italiane nelle pianificazioni energetiche sostenibili, contributo nazionale verso l’accordo di Parigi.

Il premio dei migliori Piani d’azione per l’energia sostenibile (Paes) dei comuni italiani esiste da tre anni. È un modo per stimolare le amministrazioni pubbliche ad impegnarsi nella riduzione e ottimizzazione dei consumi energetici, con l’avvio di interventi di efficienza energetica, riqualificazione edilizia e introduzione di fonti di energia rinnovabile nell’ambito del Patto dei Sindaci e il Coordinamento Agende 21.

“Sono tre i settori piu rilevanti in cui si deve intervenire per contribuire a ridurre le emissioni climalteranti a livello locale: mobilita, edilizia privata e settore industriale – commenta Maurizio Tira, assessore all’Urbanistica del comune di Desenzano (BS) e presidente del Coordinamento Agende 21 – In due di queste, servizi per la mobilita e riqualificazione dell’edilizia privata, gli enti locali hanno in mano le maggiori politiche di intervento quindi possono avere un ruolo davvero fondamentale verso il cambiamento”.

Agenda21Il Coordinamento delle Agende 21 sta svolgendo anche un lavoro importante in vista della COP 21, l’incontro internazionale che si terra a Parigi dal prossimo 29 novembre 2015 per definire le prossime politiche per il clima. “Abbiamo prodotto un documento con dieci richieste chiave che vogliamo presentare alla conferenza di Parigi – spiega il presidente Tira –  per avere più fondi per la programmazione locale a favore di politiche contro il cambiamento climatico”.

Anche per Karl-Ludwig Schibel, presidente dell’Alleanza per il Clima Italia (organizzazione che riunisce 1700 enti locali in Europa e 500 in Italia, “il processo internazionale non salverà il mondo: il ruolo dei coordinatori locali e centrali resta assolutamente centrale. Spesso pero si ha la sensazione che il processo di decarbonizzazione non vada oltre il mandato delle singole amministrazioni: l’obiettivo per ciascun territorio e elaborare una linea guida pluriennale da portare avanti per ciascun settore di interesse”.

Nel  frattempo l’accordo europeo Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) alza l’asticella degli obiettivi, portando l’obiettivo 20-20 (ridurre del 20% le emissioni entro il 2020) a 30-20, come ha anticipato Pirita Lindhom del coordinamento Patto dei Sindaci di Bruxelles. La prossima sfida infine e di portare il Patto dei Sindaci ad un livello globale, coinvolgendo sempre più enti locali nell’impegno alla mitigazione del clima.

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