Si chiama “sammecalere2.0” ed è un progetto promosso dalla Green Cave di FestambienteSud con l’obiettivo di rilanciare la tradizione della riproduzione artigianale dell’immagine di San Michele, per secoli presente nella città di Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, con l’utilizzo dei linguaggi artistici contemporanei. Si tratta di una tradizione che purtroppo oggi versa in stato di totale abbandono nella città degli antichi sammecalére, gli statuari che tradizionalmente riproducevano su pietra l’immagine di San Michele.
Alcuni di questi manufatti sono direttamente made in Green Cave, altri invece sono forniti da artisti e artigiani garganici e non. Da anni Legambiente, insieme al Parco Nazionale del Gargano e a Michele Renzulli, erede di questa antica arte, cercano di tenere viva questa tradizione. A metà degli anni 2000 venne organizzato un corso di formazione professionale per il recupero dell’antica arte statuaria. L’intenzione, adesso, è provare a fare qualcosa di più. La filosofia del progetto “sammecalere2.0″ è, infatti, recuperare l’antica abitudine, ma attualizzandola con i nuovi linguaggi visivi della contemporaneità. Oltre alla produzione diretta da parte degli operatori del centro culturale di Legambiente, si vogliono raccogliere creazioni da parte di artisti e artigiani, per il tramite di un concorso che sarà bandito in ottobre e una mostra da tenersi durante le festività natalizie. Non sono esclusi momenti di incontro e formazione per la valorizzazione dell’artigianato artistico sacro.
Oltre a due statue dell’artigiano Domenico Palena, che riprendono la maniera tradizionale di lavorare la pietra gentile, nella Green Cave sono già presenti creazioni contemporanee ispirate a tre opere: il San Michele Arcangelo del pittore Guido Reni, un rilievo in rame rinvenuto nella Basilica di San Michele e l’Arcangelo affrescato della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Monte Sant’Angelo. Queste tre immagini sono riprodotte e reinterpretate con stili e materiali diversi, dalle tecniche della street art alla creazione di gioielli in argento, dalla riproduzione in legno alla serigrafia e alla stampa con torchio, dall’acquerello alla scultura in pietra. Non mancano anche esperimenti di riproduzione su oggetti di uso quotidiano o lo studio di nuovi souvenir, come le stampe su maglietta e magneti. Attualmente gli artisti e artigiani che espongono loro interpretazioni dell’immagine di San Michele sono Maddalena Gatta, Domenico Palena, Biagio Salcuni, Anna Maria Rinaldi, Angelo Mazzone, Pasquale Salcuni, Officina del giorno dopo, Matteo Falcone. Con il concorso si punta ad allargare il numero degli espositori.