The North Face inizia a produrre magliette dalle bottiglie di plastica

North face plastica

Si calcola che circa il 96% dei rifiuti galleggianti in mare sia di origine plastica e secondo l’UNEP (United Nations Environment Programme) ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici finiscono negli oceani, causando 8 miliardi di dollari di danni agli ecosistemi marini. Un problema che è ormai conosciuto anche dal grande pubblico e contro il quale tutte le grandi associazioni ambientaliste si battono. 

Anche per questo PMI innovative, startup e designer hanno orientato le loro produzioni verso una moda etica, sostenibile e che parta proprio dal riciclo di bottiglie di plastica per produrre il proprio filato. Vi abbiamo già parlato di esperienze come quella di Rifò o Portatelovunque tutte esperienze italiane nate dall’estro e dalla sensibilità di ragazzi e imprenditori italiani. Se però sono anche le multinazionali ad orientarsi in questo senso, la cosa si fa seria soprattutto perché c’è la possibilità che, per non essere da meno, anche i concorrenti possano seguire l’esempio. E’ il caso questo della The North Face, storica azienda produttrice di abbigliamento tecnico per la montagna e lo sport che ha deciso di lanciare una linea di magliette realizzate a partire dalle bottiglie di plastica. Tali bottiglie (72 tonnellate solo per la prima tranche di vestiti secondo The North Face) sono state recuperate dai grandi Parchi Nazionali Americani ai quali l’azienda la donerà 1$ per ogni capo venduto. 

Magliette, felpe e altri capi della linea possono essere acquistati qui. Peccato che siano disponibili solo sullo store americano. Non sarebbe bello poter acquistare delle magliette con cui contribuire alla pulizia anche dei parchi nazionali italiani?

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