Il 25 febbraio a Taranto un coordinamento delle associazioni territoriali dei siti più colpiti in Italia dall’inquinamento atmosferico organizza una fiaccolata per richiamare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica su un’emergenza nazionale che ogni anno provoca 84.300 morti.
In tutto il Paese i siti potenzialmente contaminati, in attesa di essere bonificati e con un elevato rischio sanitario sono 12.482 secondo un’elaborazione dei dati Snpa effettuata dall’Ispra.
La manifestazione del 25 febbraio si terrà a un mese dalla morte del quindicenne Giorgio Di Ponzio, deceduto dopo tre anni di calvario a causa di un tumore. La organizzano l’associazione Genitori Tarantini e la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Le due organizzazioni chiedono che da ora in avanti ogni 25 febbraio si celebri la Giornata nazionale vittime dell’inquinamento ambientale.
I partecipanti si ritroveranno alle 18 nel piazzale antistante l’Arsenale della Marina militare per poi percorrere le due vie principali del borgo e arrivare sul Lungomare, all’altezza della Statua ai Marinai, per un ultimo momento di raccoglimento. Per volere dei genitori delle piccole vittime, non è desiderata la presenza di rappresentanti di partiti e movimenti politici né di sindacati.
”Vittime non sono solo i morti, i malati e chi deve rinunciare a una buona qualità della vita, ma sono anche genitori, fratelli, sorelle, figli che piangono chi non c’è più e assistono chi è rimasto coinvolto da una patologia cronica invalidante – dice Massimo Castellana dell’associazione Genitori tarantini – Vittime sono intere popolazioni cui è negato il diritto alla salute, qui a Taranto come in moltissime altre aree esposte a livelli intollerabili di inquinamento”.
“Il diritto al lavoro non può prevalicare il diritto alla salute – dichiara Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale – Entrambi possono e devono convivere, a Taranto come in tutte le altre realtà italiane in cui il rischio ambientale impatta negativamente sulla salute delle popolazioni residenti”.
Nella ‘terra dei fuochi’, nello stesso giorno e alla stessa ora, verrà organizzata una fiaccolata analoga a cura dell’Associazione Noi Genitori di tutti – Mamme della terra dei fuochi.