Oltre il 70% della superficie agricola dell’Unione europea viene utilizzato per produrre mangimi e foraggio per animali. Centoventicinque milioni di ettari di terra che, anziché essere coltivati per produrre cibo per le persone, vengono sfruttati per alimentare gli allevamenti intensivi.
A denunciarlo è il report diffuso da Greenpeace a metà febbraio intitolato “Soldi pubblici in pasto agli allevamenti intensivi”. Secondo l’organizzazione, dei sussidi destinati dalla Pac alle aziende di settore dei Paesi Ue, ogni anno tra i 28,5 e i 32,6 miliardi di euro arrivano a imprese che conducono allevamenti intensivi. Una cifra enorme che corrisponde al 18-20% del bilancio totale dell’Unione. Attualmente, secondo i dati Eurostat, circa il 72% degli animali allevati in Europa proviene da aziende intensive di grandi dimensioni.
Se questo sistema non verrà interrotto, la percentuale continuerà ad aumentare. Con danno anche per il clima, visto che gli allevamenti producono, secondo la Fao, il 14,5% delle emissioni climalteranti.
Articolo tratto dal mensile La Nuova Ecologia marzo 2019