Sentinel-6 mapperà ogni 10 giorni il 95% degli oceani e fornirà importanti informazioni per studiare gli effetti del cambiamento climaticoIl razzo Falcon 9 si è alzato dalla base aerea Vandenberg Air Force in California, USA, alle 18:17 (17:17 GMT, 09:17 ora locale) del 21 novembre. A bordo, portava il satellite Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich, del peso di 1.2 tonnellate, che è stato rilasciato in orbita meno di un’ora dopo il decollo. Il contatto con la stazione di terra in Alaska è stato stabilito alle 19:49. Utilizzando la più recente tecnologia di altimetria radar, questo nuovo satellite è pensato per fornire una nuova panoramica sulla topografia degli oceani e proseguire le registrazioni di lunga data delle misurazioni dell’altezza della superficie del mare cominciate nel 1992 – misurazioni che sono fondamentali per la scienza del clima, per gli organi decisionali e, infine, per proteggere le vite di milioni di persone a rischio a causa dell’innalzamento del livello del mare. La missione di Copernicus Sentinel-6 sarà mappare ogni 10 giorni il 95% degli oceani della Terra liberi da ghiaccio e fornire importanti informazioni per studi sull’oceanografia operativa.
Il Direttore ESA dei Programmi di Osservazione della Terra, Josef Aschbacher, ha commentato: “Sono estremamente orgoglioso di aver visto Copernicus Sentinel-6 lanciato questa sera e sapere che è sulla buona strada per iniziare la sua missione e continuare le misurazioni del livello del mare così importanti per comprendere e monitorare i preoccupanti andamenti dell’innalzamento dei mari. Desidero ringraziare non solo i team ESA che hanno lavorato intensamente per arrivare a questo punto, ma anche la CE, Eumetsat, NASA, NOAA e CNES e, ovviamente, saremo lieti di instaurare ulteriori proficue collaborazioni tra le nostre rispettive organizzazioni”.
Con milioni di persone che vivono nelle comunità costiere in tutto il mondo, l’innalzamento dei mari è in testa alla lista delle principali preoccupazioni legate al cambiamento climatico. Monitorare l’altezza della superficie del mare è fondamentale per comprendere le variazioni in corso e fornire agli organi decisionali gli elementi per attuare le politiche appropriate per aiutare a frenare il cambiamento climatico, e per le autorità per prendere provvedimenti e proteggere le comunità vulnerabili.
Negli ultimi trent’anni, la serie di missioni franco-statunitensi Topex-Poseidon e Jason sono servite come missioni di riferimento e, in combinazione con i precedenti satelliti dell’ESA ERS e Envisat e gli attuali Cryosat e Copernicus Sentinel-3, hanno dimostrato come il livello del mare sia aumentato di circa 3.2 mm in media all’anno. Cosa ancora più preoccupante, il tasso di aumento sta accelerando; negli ultimi anni il tasso medio di crescita è stato di 4.8 mm l’anno.
Ora che è in orbita, Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich raccoglierà presto il testimone per estendere questo insieme di dati – che è considerato ‘lo standard di riferimento’ per gli studi climatici. Ma Sentinel-6 è solo il primo di due satelliti identici che saranno lanciati in sequenza per completare la missione: tra cinque anni infatti, sarà lanciato Copernicus Sentinel-6B. La missione nel complesso garantirà la continuità di dati fino almeno al 2030.
Per garantire che la serie temporale di dati sia continua nonostante la diversa tecnologia degli strumenti, Sentinel-6 Michael Freilich passerà il suo primo anno in orbita volando 30 secondi dietro a Jason-3, orbitando a un’altezza di oltre 1.300 km e raggiungendo la posizione 66°N and 66°S.
Il Direttore Generale di Eumetsat (che elabora i dati e fornisce i servizi di prodotti dati agli utenti in Europa) Alain Ratier, ha commentato: “I dati ottenuti da Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich saranno i più accurati a oggi e saranno utilizzati per ottenere una conoscenza più approfondita dell’innalzamento del livello del mare, un indicatore chiave del cambiamento climatico. I dati saranno impiegati inoltre per le previsioni meteorologiche, dal migliorare la precisione delle previsioni stagionali al prevedere i percorsi di uragani e cicloni”.
“Mike Freilich ha contribuito a garantire che la NASA fosse un partner costante con scienziati e agenzie spaziali in tutto il mondo, e il suo amore per l’oceanografia e le scienze della Terra ci ha aiutato a migliorare la comprensione del nostro bellissimo pianeta”, ha detto Thomas Zurbuchen, Amministratore Associato della NASA a Washington. “Questo satellite, a cui è stato così gentilmente dato il suo nome dai nostri partner europei, svolgerà il lavoro critico in cui Mike credeva fermamente, aggiungendo un’eredità di dati cruciali sui nostri oceani e rappresentando un investimento a beneficio delle generazioni future”.