
Ultimo aggiornamento l’11 dicembre 2018 alle 12:22
Incendio all’alba al Tmb Salario, alla periferia nord-orientale di Roma. L’allarme nello stabilimento di trattamento dei rifiuti in via Salaria 981 è scattato alle 4.30.
C’è stato l’intervento immediato sul posto di 12 squadre dei vigili del fuoco e di 40 pompieri. Si è alzata un’alta nube di fumo sulla zona, visibile in molti quartieri della città.
Acre l’odore di fumo che ha accolto i cittadini della zona appena aperte le finestre. Non si sanno ancora le cause dell’incendio, nè, chiaramente, il tipo di sostanze che ora sono nell’aria. I genitori delle scuole di zona stanno andando a riprendersi i figli da scuola. Gli studenti del liceo Archimede sono stati fatti uscire. Aria sempre più irrespirabile per tutti, anche a Parioli. La nube si sta spandendo in tutta Roma.L’ARPA Lazio è intervenuta prontamente per monitorare la qualità dell’aria.
Sul posto si trovano, tra gli altri, anche l’assessore ai Rifiuti del Comune di Roma Pinuccia Montanari, l’assessore ai rifiuti della Regione Lazio Massimiliano Valeriani e Rossella Muroni deputata di Leu. “In seguito all’incendio sviluppatosi nell’impianto Tmb Salario, per ragioni precauzionali, in attesa dei dati delle misurazioni dell’aria da parte di Asl e Arpa Lazio, le raccomandazioni sono di chiudere le finestre laddove si percepisce odore, ma soprattutto evitare attività all’aria aperta ed evitare di consumare prodotti colti nell’area circostante all’incendio”, scrive in un comunicato il Campidoglio. “Per precauzione l’asilo a ridosso dell’impianto è chiuso. I vigili del fuoco ci hanno avvisato che non ci sono allarmi da nube tossica. Per precauzione comunque invito la cittadinanza del Municipio a tenere le finestre chiuse con particolare attenzione alle scuole che invitiamo anche a non far uscire i ragazzi in cortile”, scrive su Facebook il presidente del Municipio III di Roma Giovanni Caudo. “Invito inoltre le persone che hanno difficoltà respiratorie – prosegue – ad evitare di uscire all’aria aperta nelle zone esterne e prossime all’impianto. C’è attiva una cabina di regia con vigili del fuoco, se ci sono nuove segnalazioni di allarmi vi avvertiremo per tempo”.
Christian Raimo, assessore alla cultura del municipio III, impegnato da mesi nella lotta contro il Tmb Salario scrive su Facebook: “Stamattina presto è scoppiato un incendio al tmb Salario. Quell’impianto che tutti i giorni diciamo che è impossibile sia collocato a cinquanta metri dalle case e cento da un asilo nido. Che altro vi serve per capirlo? Che altro vi serve per chiuderlo?”
Intanto arrivano proprio oggi al deposito due atti a firma Rossella Muroni deputato Leu: la richiesta di un’indagine sul TMB SALARIO da parte della commissione speciale sui rifiuti ed i traffici illeciti, la risoluzione per la chiusura del TMB e l’avvio di un’indagine epidemiologica sulla popolazione. La risoluzione è stata depositata sia in Commissione ambiente che in Commissione salute. “Da stamattina brucia l’impianto Ama di Trattamento Meccanico Biologico di via Salaria (Tmb Salario). Di cosa si stia sprigionando dalle fiamme e da cosa, o da chi, abbia avuto origine il rogo sapremo solo nei prossimi giorni. Forse. Per il momento sappiamo solo di un assurdo Paese dove gli impianti bruciano e i cittadini soffrono. Il Tmb Salario é da anni al centro delle proteste dei residenti della zona per i miasmi che emana 24 ore al giorno, esalazioni che tengono in ostaggio circa 50 mila cittadini che vivono nei quartieri di Villa Spada, Fidene, Colle Salario, Nuovo Salario – spiega Muroni – L’impianto non è in grado di smaltire in tempi adeguati l’enorme quantità di rifiuti che viene conferita giornalmente, con la conseguenza che i rifiuti indifferenziati si accumulano all’interno del deposito trasformandolo a tutti gli effetti in una discarica. E dopo la recente relazione con cui Arpa Lazio ha messo nero su bianco le gravi inadempienze del Tmb Salario, la procura di Roma ha aperto un nuovo fascicolo di inchiesta sull’impianto. Si configurerebbero tra gli altri il reato di gestione non autorizzata di rifiuti e di inquinamento ambientale”.
Aggiornato l’11 dicembre 2018 alle 10:40
Aggiornato l’11 dicembre 2018 alle 11:00
Aggiornato l’11 dicembre 2018 alle 12:22