Nel palazzo della Provincia di Campobasso si è tenuta nella mattina di oggi, martedì 28 agosto, la conferenza stampa dal titolo ‘Rischio sismico e dissesto idrogeologico: quali inadempienze, quali criticità, quali soluzioni’.
La conferenza è stata introdotta da Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. “Il nostro Paese, a differenza degli altri, è geologicamente giovane, soggetto a tutti i georischi, sismico, idrogeologico e vulcanico – ha affermato -. Mitigazione del rischio e prevenzione dovrebbero essere al centro dell’agenda di governo, invece siamo qui a ripetere le stesse parole dopo ogni tragedia”.
Secondo Peduto una strada percorribile da perseguire per minimizzare i rischi e i danni per la vita umana e per l’ambiente è quella della prevenzione civile. “Dobbiamo garantire la messa in sicurezza del nostro Paese, non possiamo avere un territorio sicuro se non sappiamo cosa abbiamo sotto i nostri piedi”.
Altro punto importante rispetto al quale la situazione si deve ancora sbloccare in Italia è il completamento della Carta Geologica d’Italia,il cosiddetto Progetto CARG avviato nel 1988 e mai portato a termine, considerato che ad oggi non è stato realizzato neanche il 50 per cento della mappatura geologica. “Parlare di messa in sicurezza del territorio, senza conoscere né cosa c’è sotto i nostri piedi né il suo comportamento, è come voler costruire una casa partendo dal tetto e non dalle fondamenta – ha affermato in proposito il Presidente del CNG – Dobbiamo diffondere conoscenza e consapevolezza dei rischi perché un cittadino deve sapere se la casa in cui vive, se il posto in cui lavora o la scuola che frequenta il proprio figlio non sono luoghi sicuri in caso di terremoti. Ricordiamo che in Italia ci sono tra il 20 e il 50 per cento delle vittime per comportamenti errati duranti i terremoti”.
Dello stesso avviso Giancarlo De Lisio, Presidente dell’Ordine dei Geologi del Molise che denuncia come la struttura regionale non risponda alle esigenze del territorio. “Non capiamo – ha affermato – come sia possibile che delle opere strategiche, come le scuole di Campobasso, siano state progettate senza un adeguato studio geologico del sottosuolo. L’aspetto geologico deve tornare al centro della progettazione e il geologo deve essere coinvolto nella progettazione. Quello che chiediamo come Ordine dei Geologi del Molise è una maggior presenza dei geologi nella pubblica amministrazione per garantire una maggior sicurezza del territorio. Poi, ci sono i piani di protezione comunali che spesso si scoprono solo dopo le emergenze perché non vengono mai fatte esercitazioni”.
La conferenza è stata moderata da Domenico Angelone, tesoriere CNG e past president dell’Ordine dei Geologi del Molise, il quale ha sottolinea come nella Regione Molise il 100 per cento dei comuni sia a rischio idrogeologico. “Chiediamo un intervento nelle scuole a partire dall’infanzia, mediante un piano nazionale educativo di prevenzione civile che parta dal MIUR. A tal proposito, porteremo al ministro dell’Istruzione Bussetti la proposta di istituire dei percorsi liceali ad indirizzo Geofisico–Vulcanologico e/o Geologico-Ambientale al fine di rendere l’Italia un Paese da imitare non solo sotto il profilo della Protezione civile ma anche sotto quello della prevenzione”.
I lavori sono stati conclusi da Gugliemo Emanuele, Presidente del Sindacato Nazionale Geologi Professionisti (SINGEOP), il quale ha fatto notare come l’88 per cento dei comuni italiani siano interessati da alluvioni e dal dissesto idrogeologico.
Tra gli altri interventi da segnalare quelli del Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania Egidio Grasso, di Cristian Sacco, segretario dell’Ordine dei Geologi del Molise e componente della Commissione Protezione civile del CNG, di Roberto Di Baggio, assessore regionale all’Urbanistica e Pianificazione territoriale, di Graziano Catenacci, consigliere dell’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo e della deputata molisana Rosalba Testamento.