Le 100 notizie verdi del 2018: gennaio

Un'immagine dall'alto della barriera corallina in Belize

GENNAIO

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Il Belize, che vanta la più grande barriera corallina dell’emisfero boreale, è il primo Paese in via di sviluppo a chiudere alle attività petrolifere le proprie acque. La norma è frutto delle pressioni nazionali e internazionali per preservare il fragile e prezioso ecosistema. Pochi mesi dopo, il 28 giugno, la barriera corallina del Belize sarà rimossa dalla lista Unesco del patrimonio mondiale in pericolo.

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Il 2017, fa sapere la National oceanic and atmospheric administration (Noaa), sarà ricordato come un anno di eventi estremi climatici e meteorologici per gli Stati Uniti: “alluvioni, tornado, uragani, siccità, incendi e freddo glaciale hanno causato centinaia di vittime e disagi economici”. Per gli Usa è stato il terzo anno più caldo in 123 di registrazioni. Non va meglio in Cina. Secondo il rapporto annuale che verrà pubblicato il 15 gennaio dall’amministrazione meteorologica cinese, anche nel gigante asiatico le temperature sono state superiori al normale.

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Il governo federale russo istituisce il Parco nazionale delle scogliere del Lago Ladoga, uno dei più grandi d’Europa: 122.000 ettari di isole rocciose ricoperte da foreste. La nascita dell’area protetta è il risultato di una battaglia iniziata 27 anni fa, con Greenpeace Russia in prima linea. Il complesso naturale ospita numerosi esemplari di aquila e foca del Ladoga, inclusa nella lista rossa Iucn delle specie minacciate d’estinzione.

15

A pochi giorni dall’arrivo in Perù di Papa Francesco, che dedicherà gran parte della sua visita a temi ambientali, il Servicio Nacional de àreas naturales protegidas por el Estado annuncia l’istituzione del Parque nacional Yaguas in un’area di 8.690 km2, una delle zone con più mega biodiversità del mondo.

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La Commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie approva la relazione sul fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento, smaltimento e recupero di rifiuti verificatisi nel 2014-2017. Il dossier denuncia come circa il 20% dei 261 incendi censiti abbia avuto origine dolosa e come in un caso su due le indagini siano a carico di ignoti. In Nord Italia il 47,5% degli episodi registrati.

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Ritrovato in Messico, con segni di violenza, il corpo di Guadalupe Campanur. L’ambientalista faceva parte del movimento comunitario del Cherán, che dal 2011 nello Stato di Michoacán si batte contro le mafie che tagliano illegalmente i boschi. Al momento di scrivere non risultano persone indagate né detenute per l’omicidio.

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Istituito in Colombia il sito dei Lagos de Tarapoto, nel dipartimento di Amazonas: è la prima zona umida Ramsar di importanza internazionale dell’Amazzonia colombiana. Il complesso delle zone umide di Tarapoto è un sistema di circa 30 laghi, che ospita più di 883 specie di piante, 244 di uccelli, 201 di mammiferi, 176 di pesci, 57 di anfibi e 30 di rettili.

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Lo Science and security board bulletin degli Atomic scientists sposta le lancette del Doomsday clock alle 23.58, come non succedeva dai tempi della guerra fredda. Sul banco degli imputati il “linguaggio sconsiderato” utilizzato sulle armi nucleari da Donald Trump e Kim Jong-un. Il presidente statunitense viene inoltre bacchettato per aver minimizzato i rischi legati al cambiamento climatico.

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I gas di scarico delle auto diesel fabbricate da Volkswagen, Daimler e Bmw sono stati testati anche su cavie umane. A rivelarlo sono i giornali Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung, secondo i quali Eugt (società di ricerca su ambiente e salute nei trasporti fondata dai tre colossi, sciolta nel 2017) ha promosso uno studio “di inalazione con ossido d’azoto su persone sane”. La Sueddeutsche Zeitung scrive che “25 persone sono state sottoposte a controlli presso la clinica di Aquisgrana dopo che avevano respirato, per diverse ore e in diverse concentrazioni, ossido d’azoto”.

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Il Consiglio legislativo di Hong Kong vieta la vendita di avorio a partire dal 2021. La legge è approvata un mese dopo che la Cina ha messo fine a tutte le attività di trasformazione e compravendita del materiale ricavato dalle zanne di elefante. Il 5 aprile la stessa decisione sarà presa dal governo di Taiwan, che ne vieterà il commercio dal 2020.

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