Mobilità sostenibile
Quando si parla di mobilità sostenibile ci si riferisce a quelle modalità di spostamento, delle persone o delle cose, che minimizzano gli impatti negativi sull'ambiente, la società e non comportano un aggravio di costi economici. Concorrono alla nuova green mobility tutte le innovazioni che permettono di compiere viaggi, sia di breve percorrenza (in città, nei paesi) che nazionali o persino internazionali, riducendo progressivamente a zero (o quasi zero) le emissioni e il rumore.
Zero emissioni con la mobilità sostenibile
Già oggi tanti spostamenti, soprattutto urbani, sono a “emissioni zero” locali, come ad esempio gli spostamenti urbani a piedi o in bici, quelli con mezzi elettrici come monopattini, ebikes, scooter e auto elettriche, anche in sharing, per non parlare poi degli autobus elettrici, filobus, tram, treni, metropolitane, e ancora filovie, cremagliere, ascensori, scale mobili, tapis roulant. La rivoluzione tecnologica non si ferma ai motori e ai mezzi di trasporto. La nuova mobilità sostenibile è anche connessa e digitale, permette la connessione e la condivisione dei mezzi e dei servizi di trasporto, consente l’intermodalità e dunque di cambiare modalità di trasporto anche lungo lo stesso viaggio: bici più treno, aereo più auto a noleggio, metropolitana più monopattino. L’integrazione tra i servizi di mobilità pubblici e condivisi consente la Maas, ovvero la mobilità “a domanda”. Nei rapporti “Città MEZ” Legambiente monitora gli spostamenti “Mobilità Emissioni Zero” nei capoluoghi di provincia italiani.
Mobilità sostenibile in Italia, come cambia la nostra vita
Era il 2017 quando Legambiente ha pubblicato “Green Mobility”, l’ebook sulla mobilità che “cambia la città e la vita”: città con sempre meno auto proprietarie, servizi di prossimità raggiungibili a piedi o in bici, l’accesso a servizi di trasporto rapido, il riuso dello spazio pubblico, una vita senza inquinamento – che ogni anno causa di 50.000 decessi prematuri nelle città italiane (dati Agenzia europea per l’ambiente – e sempre meno incidenti stradali (oltre 3.000 vittime all’anno).
Gli effetti della globalizzazione
Ma la transizione alla mobilità sostenibile non può essere lasciata al mercato globale. Un mercato che, allo stato attuale, rischia di soddisfare solo chi potrà comprare una nuova auto elettrica e lasciare a casa centinaia di migliaia di lavoratori. Senza un piano siamo in balia del “greenwashing” (nell’ebook “Scegli l’olio giusto” descriviamo quello del gasolio all’olio di palma) e delle fake news sull’elettrico che inquina o dei monopattini che “uccidono” più dei diesel.
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