Consegnare merci a pedali ed essere in grado di sostenersi economicamente si può. Lo dimostra l’esperienza di Triclò, un’impresa nata nel 2011 a Padova e oggi operativa anche a Vicenza, Verona, Treviso, Mestre e Venezia, dove ovviamente le consegne sono a piedi. Sui circa quaranta operatori di ciclologistica presenti in Italia, Triclò è la realtà più strutturata, ma resta comunque una nicchia di mercato. La Nuova Ecologia ne ha parlato con il titolare e fondatore, Ermes Ros.
Come nasce la vostra azienda?
Lavoro nella logistica da molti anni. Con la crisi ho dovuto reinventarmi: uscendo dalla multinazionale di cui ero dipendente, ho pensato di lanciare un nuovo tipo di servizio, adatto alle mutate esigenze di trasporto. Con il web, infatti, è venuta a mancare la necessità di consegnare documenti cartacei, ma è iniziata l’era della consegna di merci vendute attraverso l’e-commerce. Triclò nasce anche con una grande spinta ideale, quella di realizzare questo servizio senza inquinare.
Come fate a essere competitivi rispetto a un corriere a motore?
Siamo specializzati nelle consegne in zone a traffico limitato, dove ci muoviamo meglio e più velocemente rispetto ai furgoni usati dai corrieri, che hanno difficoltà di circolazione e sosta. I nostri magazzini sono a ridosso dei centri storici: qui arriva la merce e noi la recapitiamo a una distanza fra i 5 e i 10 km. Usiamo soprattutto mezzi a tre ruote, con pedalata assistita, che hanno una capacità di carico di 1,5 m3 e possono trasportare fino ai 200 kg, come un furgoncino. Sempre più rispondiamo alla richiesta di consegna della spesa a domicilio. Lo facciamo per i punti vendita della grande distribuzione e per i negozi di biologico, che sono nostri partner naturali e hanno l’interesse a fornire un servizio in più ai loro clienti.
Che prospettive di sviluppo vede per il futuro?
Per ora ci misuriamo con economie minime, ma abbiamo grandi potenzialità di sviluppo dato che il 50% di tutte le merci movimentate in città potrebbe essere trasportate in bici. Abbiamo deciso di non aprire sedi in altre città e di concentrarci sul Veneto, ma siamo in rete e collaboriamo con diversi operatori di ciclologistica a livello nazionale. Così siamo in grado di offrire ai nostri clienti un servizio il più esteso possibile. Ci sosteniamo a vicenda, perché condividiamo la visione di un futuro diverso per le città italiane.