Un master di scrittura in terra di scrittori. Si tiene in Sicilia, ad Agrigento, simbolicamente lungo una strada, la strada statale 640. È qui che, da alcuni anni, un gruppo di intellettuali ha scelto di celebrare i concittadini che hanno dato lustro alla letteratura italiana nel mondo, da Luigi Pirandello ad Andrea Camilleri, passando per Leonardo Sciascia e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del celeberrimo Il gattopardo, che sono nati, hanno dato vita ai loro capolavori e hanno trovato ispirazione nelle terre attraversate da questo asse che collega Agrigento a Caltanissetta, passando per la meraviglia della Valle dei templi.
A lanciare l’idea di “riportare a casa” i padri nobili della letteratura agrigentina è stato Felice Cavallaro, direttore del progetto e storica firma del Corriere della Sera, che ha subito raccolto l’adesione di Massimo Bray, già ministro della Cultura e oggi direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.
Nel 2016, grazie a un accordo con l’Anas, la SS 640 è stata ufficialmente ribattezzata la “Strada degli scrittori” e fa da sfondo a una serie di iniziative culturali, letterarie ma non solo, che si snodano lungo il suo itinerario.
Tra queste, il master di scrittura, dedicato quest’anno alle “Parole della politica” e affidato alla docenza di figure importanti della scena culturale, politica e istituzionale: Stefania Auci, autrice del best seller I Leoni di Sicilia, Giuseppe Governale, direttore della Direzione nazionale antimafia, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, Giuseppina Torregrossa, scrittrice pluripremiata, Andrea Purgatori, noto giornalista d’inchiesta oggi impegnato con il programma Atlantide su La7, sono solo alcuni dei nomi che si sono alternati in
cattedra.
Giunti alla quarta edizione, condizionata nel numero di partecipanti ammessi in presenza dai limiti legati all’emergenza da Covid-19, gli organizzatori hanno scelto di rendere accessibile il master anche online, mettendo a disposizione degli studenti alcune borse di studio (scarica il modulo di iscrizione). L’intero corso è stato infatti registrato e caricato sulla piattaforma Kattedra, suddiviso in moduli obbligatori e concluso da un test, al cui superamento si ottiene l’attestato finale.
“Siamo convinti che il valore aggiunto, oggi, sia la formazione – spiega Felice Cavallaro -. Tra scuole chiuse e didattica a distanza, ma soprattutto per la crisi che attraversa la crescita culturale dei giovani, crediamo di poter dare un piccolo ma prezioso contributo per avvicinare le nuove generazioni all’impegno civile. Con Treccani abbiamo sempre pensato che le parole fossero uno strumento fondamentale per difendersi dal loro cattivo uso, dalle notizie false, per capire la complessità e per capire la politica, su cui quest’anno
abbiamo ideato il nostro master”.
Insomma, conoscere le parole per emanciparsi, per ritagliarsi un ruolo attivo nella società e contribuire al suo miglioramento. Con questo intento, la realizzazione della versione digitale punta a raggiungere una platea più ampia di persone.
“Soprattutto in questo periodo in cui gli spostamenti sono ridotti a causa della pandemia, è un’offerta interessante – conclude Cavallaro -. Il sistema obbliga a seguire rigorosamente il calendario delle lezioni per ottenere una formazione online certificata e consente di gestire in autonomia la visione dei moduli, adattandola alla propria disponibilità di tempo. Credo che per molti ragazzi potrebbe essere anche un regalo di Natale non banale e non convenzionale”.