Libia, Muroni: “L’Italia fermi la cessione di 12 navi”

foto di Rossella Muroni

“La Libia non è un porto, tantomeno un paese sicuro. Checché ne dica il nostro ministro degli Interni. Per questo l’Italia dovrebbe fermare la prevista cessione delle sue navi alla Libia”. È quanto chiede Rossella Muroni, deputata di LeU, al presidente del Consiglio e ai ministri delle Infrastrutture, dell’Interno e degli Esteri con una interrogazione a sua prima firma sottoscritta anche dai colleghi Fornaro, Boldrini, Fratoianni, Palazzotto e Speranza.

“La Libia è di fatto un paese dove ci sono tre governi in guerra con gravi violazioni dei diritti umani accertate – spiega Rossella Muroni – L’ultimo report redatto da esperti delle Nazioni Unite ha autorevolmente confermato la drammatica situazione del Paese. In questo contesto, come certifica anche l’Unhcr, i migranti si trovano in una condizione ancor più tragica. Già ad agosto, quando si è trattato di approvare la conversione in legge del decreto per la cessione alla Libia di dodici motovedette, LeU era stata l’unica forza politica a votare contro. Oggi, alla luce della grave instabilità in cui versa il Paese, è più che mai necessario assumere iniziative normative per rivedere la cessione. Così da evitare di consegnare le nostre navi senza garanzie e controllo sul rispetto dei diritti umani sanciti dall’Onu e riconosciuti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Per evitare – conclude Muroni – di renderci complici di eventuali violazioni di diritti fondamentali”.

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