L’Europa può rialzarsi solo con un vero Green new deal

Immagine della bandiera dell'UE

L’Europa messa in ginocchio dal Coronavirus può rialzarsi e guardare con speranza al futuro solo con un “real green deal”. Un vero green deal europeo fondato su un patto clima-occupazione in grado di fronteggiare l’emergenza climatica, un pericolo con cui siamo costretti a fare i conti anche al tempo della pandemia. È l’appello lanciato alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, da centinaia di ambientalisti, climatologi, economisti, imprenditori, sindacalisti, amministratori locali, parlamentari (nazionali ed europei) e ministri, provenienti da ambienti molto diversi ma convinti che “la transizione ecologica non sia solo un obbligo morale e una questione di sopravvivenza, ma anche un’opportunità per l’Europa di reinventarsi. Una transizione giusta che crei milioni di posti di lavoro dignitosi e non aggiunga oneri ai più vulnerabili”.

Per un “real green deal” commisurato all’emergenza servono ingenti risorse finanziarie europee. L’appello propone di finanziare il patto clima-occupazione con risorse provenienti dalla Banca centrale europea, che dovranno alimentare una vera e propria Banca per il clima e la biodiversità con la missione di fornire prestiti senza interessi a ciascun Stato membro dell’Unione fino al 2% del suo Pil, ogni anno per 30 anni, mobilitando così circa 300 miliardi di euro l’anno per l’intera Ue. Gli Stati membri potranno poi disporre di risorse aggiuntive con l’abolizione di tutti i sussidi e gli investimenti per i combustibili fossili, inclusa l’esenzione fiscale sul cherosene per il trasporto aereo.

L’appello, inoltre, propone un’imposta europea del 5% sugli utili delle grandi imprese transnazionali, che porterebbe 100 miliardi di euro l’anno da destinare a un vero e proprio bilancio Ue per la biodiversità climatica. Questi 100 miliardi aggiuntivi permetterebbero di superare la soglia del 50% del bilancio europeo dedicato al clima. Risorse sufficienti a finanziare una giusta transizione, che dovrà essere equa per lavoratori, comunità e cittadini.

In questo modo sarà possibile finanziare un vero green deal europeo in grado di creare almeno 5 milioni di posti di lavoro e migliorare la vita di milioni di famiglie europee. L’Unione Europea, nata con il carbone e l’acciaio, può così rinascere con un progetto unificante per il clima e l’occupazione.

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