Una selezione di libri per capire chi fosse. A cominciare dal suo libro “Una lepre con la faccia da bambina”
LAURA CONTI
Una lepre con la faccia da bambina
Fandango libri
pp. 114, 13 euro
Alle 12.40 del 10 luglio 1976 da una fabbrica dell’hinterland milanese si alza una nube carica di diossina che investe una vasta area e provoca una catastrofe ambientale che sconvolgerà la vita degli abitanti di Seveso. Laura Conti, medico e segretaria della Commissione sanità ed ecologia del Consiglio regionale lombardo, segue giorno per giorno lo sviluppo di quella crisi. Il romanzo, pubblicato nel 1978, nasce da quell’esperienza. Si sviluppa sul filo dei ricordi di Marco, dodicenne figlio di un artigiano di Seveso, e dei suoi dialoghi con la combattiva coetanea Sara, figlia di immigrati meridionali che abitano vicino alla fabbrica. Poco dopo l’incidente Sara affida a Marco la sua gatta, per salvarla dall’abbattimento degli animali nella Zona A, la più inquinata; ma la gatta sta troppo male e muore. Assistiamo, intanto, alle prime reazioni di paura, rifiuto e confusione da parte della popolazione e degli amministratori locali. Tra i bambini si manifesta una misteriosa malattia della pelle e tra le donne incinte cresce il timore di malformazioni. Nel giro di poche settimane centinaia di abitanti della Zona A e poi anche della Zona B, dove vive Marco, devono abbandonare le loro case e trasferirsi in un grande albergo. Qui i due giovani protagonisti si trovano ad affrontare contemporaneamente i turbamenti della pubertà e la crisi della loro comunità, che svela le menzogne e le fragilità degli adulti. E mentre si consolida la relazione tra Sara e Marco, matura un dramma che cambierà il corso delle loro vite. In tempi di pandemia e cambiamento climatico, una lettura quanto mai attuale.
Valeria Fieramonte
La via di Laura Conti
Enciclopedia delle donne
pp. 336, 18 euro
“Laura è stata una grandissima eretica, una di quelle personalità che marcano le epoche”: così la ricorda chi l’ha conosciuta o anche soltanto ascoltata. E chi legge i suoi scritti – saggi, articoli, romanzi – non può dimenticarne lo spessore né la qualità umana. A cent’anni dalla nascita, Valeria Fieramonte racconta la vita, segnata dalla deportazione, e la ricerca di una personalità che spiega “il cambiamento climatico e il surriscaldamento del pianeta come meglio non si potrebbe”; una vita in cui ricerca, antifascismo, divulgazione, critica e politica sono stati aspetti di una stessa intelligenza, orizzonti di una azione a breve e a lungo tempo, in una sintesi di cui abbiamo un enorme bisogno.
Barbara Bonomi Romagnoli, Marina Turi
Laura non c’è. Dialoghi possibili con Laura Conti
Fandango libri
pp. 128, 12 euro
Laura Conti non c’è. È morta il 25 maggio 1993, ma se fosse ancora viva avrebbe 100 anni, ed è così che la immaginano le autrici Barbara Bonomi Romagnoli e Marina Turi. Una donna pungente, divertente e con ancora tante cose da dire al mondo. Perché nonostante Laura Conti sia scomparsa dai grandi discorsi ambientalisti ed ecologisti della sinistra italiana degli ultimi trent’anni, le sue parole, il suo pensiero e le sue riflessioni sono ancora qui, a disposizione di tutte e tutti. Un libro fatto di dialoghi impossibili che diventano reali grazie alla forza della narrativa e dell’immaginazione. Sette incontri con altrettante donne con le quali affrontare i temi a lei cari: la pandemia e il lavoro, i disastri ambientali, la vita e la salute delle donne, l’ecologia, la caccia e l’aborto. Un libro che ci permette di conoscere una delle pensatrici più importanti del nostro paese, considerata a ragione la fondatrice dell’ambientalismo scientifico in Italia che per ragioni incomprensibili non ha trovato posto nei libri di storia e nel nostro patrimonio culturale.
Chiara Certomà
Laura Conti.
Alle radici dell’ecologia
La Biblioteca
del Cigno
pp. 181, 8 euro
Laura Conti è una delle massime figure di riferimento nella storia del movimento ambientalista italiano. Il suo impegno civile affonda le radici nell’esperienza da partigiana a Milano, durante la quale è internata nel campo di Bolzano. Una volta in libertà, si laurea in ortopedia affiancando alla professione di medico un’intensa attività da divulgatrice scientifica e militando nelle file del Pci: tra il 1960 e il 1970 è eletta consigliere alla Provincia di Milano, nel decennio successivo è consigliere alla Regione Lombardia. In un periodo nel quale la questione ambientale è considerata secondaria, Laura Conti introduce in Italia la riflessione sui limiti delle risorse, sulle conseguenze dell’inquinamento, sul nesso tra sviluppo industriale e depauperamento della natura. Nel ‘76, con l’incidente di Seveso, sostiene le popolazioni colpite dalla nube di diossina. Partecipa alla fondazione della Lega per l’Ambiente (oggi Legambiente) di cui è presidente del Comitato scientifico. Eletta deputata dal 1987 al 1992, Laura Conti intreccia nella sua vita una grande molteplicità d’impegni e d’interessi, diventando presenza e voce autorevole nelle battaglie civili e culturali della seconda metà del ‘900. È scomparsa a Milano nel maggio del ‘93.
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