I suini spagnoli superano la popolazione umana per la prima volta, secondo i dati rilasciati dal Ministero dell’Ambiente che rivelano la presenza di 50 milioni di maiali, contro 46,5 milioni di persone.
Le cifre mostrano un aumento di circa 9 milioni di animali dal 2013 a oggi, e crescono anche le preoccupazioni per l’impatto ambientale di un’industria che ha messo sul mercato oltre 4 milioni di tonnellate di prodotti a base di carne di maiale, per un giro d’affari da 6 miliardi di euro.
Oggi l’allevamento è il quarto settore per la produzione di gas serra dopo trasporti, elettricità e industria. Inoltre, ai suini viene destinata molta acqua in un paese frequentemente colpito dalla siccità.
A tutto questo si aggiungono gli scandali per la carne avariata e per i prosciutti falsi. Proprio come in Italia, i marchi di qualità non riescono a garantire gli standard cui hanno aderito perché la crescita della domanda, dentro o fuori i confini nazionali, spinge verso un abbassamento dei livelli di benessere animale.
Nei mattatoi spagnoli, inoltre, ci sono stati scioperi per le condizioni di lavoro. Molti lavoratori nel settore sono immigrati e un numero significativo sono musulmani.
