Dopo gli uffici del ministero dell’Ambiente e le aule di tante università italiane, anche le imprese e le redazioni dei giornali iniziano a svuotarsi di bottigliette e altri contenitori di plastica. È il caso di Enel che il 5 giugno, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’ambiente, ha avviato il percorso verso l’eliminazione dell’utilizzo di plastica monouso negli uffici amministrativi e impianti produttivi. Il progetto conta sul coinvolgimento dei circa 26mila dipendenti dell’azienda in Italia, anticipando così l’applicazione della direttiva europea che prevede il bando della plastica monouso entro il 2021.
L’iniziativa permetterà di ridurre il consumo di circa 128 tonnellate di plastica l’anno, pari a 246 tonnellate di CO2, con un risparmio di acqua per 5548 metri cubi l’anno e 2,6 GWh di energia l’anno. In media un dipendente consuma tra i 4 e i 6 chili di plastica l’anno. In particolare, verranno eliminate bottiglie di plastica monouso vendute nei bar, punti ristoro, così come i bicchieri nei distributori automatici e le confezioni alimentari.
Per favorire l’abbandono della plastica ogni dipendente di Enel sta ricevendo una borraccia a cui seguirà la graduale sostituzione, in tutte le sedi del Gruppo presenti sul territorio, degli oggetti in plastica monouso con materiali riciclabili o biodegradabili come carta e alluminio. Il processo avviato da Enel verrà esteso anche ai propri fornitori attraverso l’eliminazione dell’utilizzo della plastica monouso per gli imballaggi, avendo come unico obiettivo di essere “plastic free”.
Sempre in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente un riconoscimento nella lotta contro l’inquinamento da plastica è andato alla redazione di Repubblica. Il quotidiano con sede centrale a Roma diventa così il più sostenibile del Belpaese. Il premio al giornale diretto da Carlo Verdelli è stato assegnato da SodaStream nell’ambito del progetto ‘Unbottle the Italian Journalists’, nato per promuovere nelle redazioni giornalistiche italiane un maggiore e più consapevole consumo di acqua del rubinetto.
La speranza è che già nel breve periodo tante altre buone pratiche come questa emergano in tutto il Paese. Sarebbe un importante passo in avanti per eliminare dalla circolazione tanta plastica inutile e dannosa per l’ambiente.