A denunciarlo è uno studio dell’Università di Princeton. L’aumento del calore e l’umidità sono letali per gran parte della popolazione mondiale
A lanciare l’allarme stavolta è uno studio dell’Università di Princeton: la crisi climatica sta spingendo le regioni tropicali del pianeta verso i limiti della vivibilità umana, con l’aumento del calore e dell’umidità che minacciano di gettare gran parte della popolazione mondiale in condizioni potenzialmente letali. Circa il 40% della popolazione mondiale vive attualmente nei paesi tropicali: questa percentuale è destinata ad espandersi fino alla metà della popolazione mondiale entro il 2050 poiché qui vivono tantissimi giovani. La ricerca di Princeton si è concentrata sulle latitudini tra i 20° Nord, una linea che attraversa Messico, Libia e India, fino a 20° sud, che attraversa il Brasile, il Madagascar e le regioni settentrionali dell’Australia.
Clima: il pericolo umidità
L’aumento della temperatura nel mondo dovrà essere limitato a 1,5 ° C per evitare che le aree dei tropici superino i 35 ° C a bulbo umido: una temperatura chiamata così perché misurata da un termometro che ha il bulbo avvolto in un panno, imitando la capacità degli esseri umani di raffreddare la pelle facendo evaporare il sudore. La capacità degli esseri umani di regolare il proprio calore corporeo dipende dalla temperatura e dall’umidità dell’aria circostante. La temperatura corporea interna degli esseri umani è stabile a 37 ° C mentre la pelle è più fresca per consentire al calore di fluire lontano dall’interno del corpo. Ma se la temperatura del bulbo umido supera i 35 ° C, la temperatura elevata della pelle significa che il corpo non è in grado di raffreddarsi, con conseguenze potenzialmente mortali. “Se è troppo umido, i nostri corpi non possono rinfrescarsi evaporando il sudore: questo è il motivo per cui l’umidità è importante quando consideriamo la vivibilità in un luogo caldo”, ha detto Yi Zhang, il ricercatore dell’Università di Princeton che ha guidato il nuovo studio, pubblicato su Nature Geoscience. “Le alte temperature interne del corpo sono pericolose o addirittura letali”.
Adattamento umano a rischio
Se i governi non riusciranno a frenare il riscaldamento globale a 1,5 ° C, le aree nella fascia tropicale che si estende su entrambi i lati dell’equatore rischiano di trasformarsi in un nuovo ambiente che raggiungerà “il limite dell’adattamento umano”, avverte lo studio. Ciò ha implicazioni potenzialmente disastrose per un’enorme fascia di umanità. Lo studio è solo l’ultimo avvertimento scientifico sui gravi pericoli rappresentati dai cambiamenti climatici: le ondate di calore estreme potrebbero spingere parti del Medio Oriente oltre la resistenza umana, hanno scoperto gli scienziati, con l’aumento delle temperature che comporta enormi rischi anche per parti della Cina e dell’India.