Grande attenzione alle proposte di Legambiente sulla green mobility ieri alla conferenza stampa alla Camera dei deputati “Le proposte di Green mobility per la finanziaria 2019” speriamo davvero, come osservato da Anna Donati a nome Kyoto Club, che questa Legge di Stabilità contenga alcune delle proposte presentate da Legambiente e dalle associazioni che si sono presentate all’appuntamento. Erano presenti Michele Moretti (Confindustria – Ancma) e Gianni Martino (Confindustria – Aniasa), Federico Caleno di EnelX e Dino Marcuzzi di Modus-E, con tutti abbiamo registrato importanti convergenze sia nella visione di quanto sta accadendo che sulle proposte per aiutare la riconversione italiana alla nuova mobilità. Sul fronte della politica, importanti dichiarazioni di apertura, dialogo e approfondimento di Gianni Girotto (M5S), Salvatore Micillo (M5S) e Chiara Braga (PD) e soprattutto a Rossella Muroni che ha fortemente voluto l’incontro di oggi. Forse proprio da questa mattina parte un lavoro istituzionale che coinvolgerànelle prossime settimane le diverse associazioni e proposte. Ho però impressione che il governo e ministeri siano ancora nella fase di valutazione preliminare delle misure da anticipare in questa Legge di Stabilità, prevedendo il rinvio delle decisioni più importanti.
Purtroppo. Purtroppo perché l’Italia non può più aspettare: oggi entrano in vigore le misure di blocco (parziale) della circolazione di oltre 3 milioni di auto e furgoni benzina Euro 0 e diesel 1-2-3 in ben 4 regioni della Pianura Padana. E nel frattempo la fiscalità nei trasporti (50% costituita da accise e tasse sui carburanti) ancora prevede prezzi agevolati per il gasolio. Prima favorisci, incentivi e poi blocchi!
Ma è chiaro che la soluzione non è il ritorno alla benzina. E dunque che si fa per favorire la mobilità elettrica e a zero emissioni? Niente, mentre Germania, Francia, Olanda, Norvegia vendono 10-20 volte più auto elettriche di noi. Niente, mentre gli italiani cominciano a pedalare e-bike (148 mila vendute nel 2017) e mezzi di micromobilità elettrica (45 mila venduti nel 2017) e anche nelle città italiane cominciano a circolare bus elettrici cinesi.
Gli italiani, ci dice il sondaggio Lorien, stanno già cambiando la loro mobilità. Specie in città. Sono preoccupati per l’inquinamento e, sempre più intermodali (cioè usano tanti diversi mezzi di trasporto), sono alla ricerca di alternative, interessati, incuriositi da soluzioni nuove. Preoccupati dei costi dei trasporti e di qualsiasi cambiamento nella pesante fiscalità che grava sul settore: non hanno le idee chiare.