Entro la fine del 2020 a causa delle restrizioni alla mobilità dovute al Covid-19, le emissioni di gas serra in Italia saranno inferiori del 9,2% rispetto al 2019, a fronte di una riduzione prevista del PIL pari all’8,2%. A segnalarlo è Ispra sulla base dei dati disponibili per i primi nove mesi dell’anno in corso.
L’andamento stimato è dovuto alla riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (-11,8%), per la minore domanda di energia, e dalla riduzione dei consumi energetici anche negli altri settori, industria(-9,1%), trasporti (-14,6%) a causa della riduzione del traffico privato in ambito urbano, e riscaldamento (-7,0%) per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici e delle attività commerciali.
Nel 2019, i dati ufficiali dell’Ispra mostrano una diminuzione delle emissioni di gas serra, rispetto al 2018, dello 2,8%, mentre nello stesso periodo si è registrato una crescita del PIL pari allo 0,3%. Si conferma, in linea generale, il disaccoppiamento tra l’andamento delle emissioni e la tendenza dell’indice economico.
La riduzione registrata nel 2020 non contribuisce comunque alla soluzione del problema dei cambiamenti climatici che, ricorda sempre Ispra in una nota, “ha invece necessità di modifiche strutturali, tecnologiche e comportamentali che riducano al minimo le emissioni di gas serra nel medio e lungo periodo”.