Vertice G7, c’è l’impegno per l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050

Von der Leyen: “Mantenere alla portata l’aumento della temperatura di 1,5 gradi”. Ma Greta Thunberg commenta così su Fb:  “I leader del G7 sembrano davvero divertirsi a presentare i loro vuoti impegni sul clima e a ripetere vecchie promesse non mantenute”

Greta Thunberg commenta sarcasticamente il G7, appena conclusosi in Cornovaglia, sul suo profilo Facebook: “La crisi climatica ed ecologica è in rapida escalation. Il G7 riversa quantità fantastiche di combustibili fossili poiché le emissioni sono previste per il secondo aumento annuale più grande di sempre. Ma i leader del G7 sembrano davvero divertirsi a presentare i loro vuoti impegni sul clima e a ripetere vecchie promesse non mantenute. Ovviamente questo richiede una celebrazione al barbecue di bistecca-e-aragosta mentre gli aerei a reazione eseguono acrobazie nel cielo sopra il resort  G7! #G7UK #MindTheGap”

I leader del G7, almeno sulla carta, sembrano aver assunto impegni ancor più rigorosi per abbattere le emissioni e frenare il riscaldamento delle temperature globali future in modo che non sfori gli 1,5 gradi. Nel vertice è stato inoltre illustrato un piano finanziario per la realizzazione d’infrastrutture ecologicamente sostenibili nei Paesi in via di sviluppo. Un piano che verrà nuovamente discusso in occasione della conferenza internazionale sul clima CoP26 in programma a Glasgow a novembre. Sono state poi discusse le strategie da condividere per fermare l’impoverimento delle biodiversità nel mondo entro il 2030. Il Regno Unito, da padrone di casa del G7, ha lanciato la proposta di un contributo da mezzo miliardo di sterline da destinare attraverso lo Uk Blue Planet Fund a Paesi come Ghana, Indonesia e isole del Pacifico contro la pesca sregolata e l’inquinamento dei mari, in difesa dell’ecosistema costiero e a tutela delle barriere coralline.

G7 in Cornovaglia, nuovo accordo sul clima

Alla fine del confronto il raggiungimento di un nuovo accordo sul clima da parte dei Paesi del G7 è stato annunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Sulla strada per la Cop 26. I partner del G7 stanno firmando un importante impegno congiunto per l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050 (come ultimo termine) e per mantenere alla portata l’aumento della temperatura di 1,5 gradi. Faremo tutto il possibile per attenerci all’1,5%”, ha scritto su Twitter. I leader del G7 intendono dunque “accelerare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra” e dimezzarle entro il 2030, con un taglio della metà rispetto al 2010 e di oltre la metà rispetto al 2005.

C’era attesa anche per la bozza di dichiarazione Ue-Usa in vista del vertice con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in programma il 15 giugno a Bruxelles. L’Unione Europea e Washington hanno deciso di “stabilire un gruppo di azione di alto livello Ue-Usa”. “Daremo l’esempio”, si legge nella bozza di dichiarazione, diventando “economie a zero gas serra non più tardi del 2050 ed attuando i rispettivi” obiettivi.

Sulla questione della crisi climatica è intervenuto anche il primo ministro italiano Mario Draghi, il quale nel suo intervento nell’ultima sessione di lavoro del G7 ha dichiarato che sul clima serve “un accordo ambizioso e duraturo” e serve “ora”. Il premier ha poi ricordato che in Italia il 30% delle risorse messe a disposizione dall’Ue per la ricostruzione post pandemia è stato dirottato dal nostro governo verso la transizione ecologica.

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