L’elettricità generata sfruttando l’energia solare è attualmente la forma più economica della storia, più di quella generata a carbone e a gas. A stabilirlo è il World Energy Outlook 2020, documento di punta dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), presentato martedì 13 ottobre da Fatih Birol, direttore dell’Agenzia. “Il fotovoltaico sta diventando il nuovo re dei mercati mondiali dell’elettricità – spiega Birol. – Sulla base delle attuali impostazioni politiche, è sulla buona strada per stabilire futuri record di distribuzione annuale dopo il 2022″.
La versione 2020 del documento offre offre quattro “percorsi” possibili fino al 2040, che considerano anche la grave crisi generata dalla pandemia da Coronavirus e tutti caratterizzati da un forte aumento dell’utilizzo di energie rinnovabili. Lo scenario principale dell’AIE prevede un aumento del 43% della produzione solare entro il 2040 rispetto alle previsioni per il 2018, anche grazie a nuove analisi dettagliate che dimostrano che l’energia solare è del 20-50% più economica del previsto.
Nonostante un aumento più rapido per le rinnovabili e un declino “strutturale” per il carbone, l’AIE sostiene che è troppo presto per dichiarare un crollo nell’uso globale del petrolio, a meno che non ci sia un’azione più forte da parte di tutti i paesi. Il documento sostiene anche che la domanda di gas potrebbe aumentare del 30% entro il 2040, a meno che la risposta politica al riscaldamento globale non aumenti.
Se da un lato quindi le emissioni globali di CO2 hanno effettivamente raggiunto un picco, dall’altro sono “lontane dalla soglia del declino immediato” necessario per stabilizzare il clima e bloccare l’avanzata del riscaldamento globale. L’AIE dice che il raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero richiederà sforzi “senza precedenti” da parte di ogni parte dell’economia globale, non solo dal settore energetico.