Articolo 1 della dichiarazione universale dei diritti umani
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
“Noi, popoli delle Nazioni Unite, siamo determinati a preservare le generazioni future dal flagello della guerra, che già due volte nella nostra vita ha portato indicibili sofferenze all’umanità”. Con queste parole nel Preambolo, gli autori della Dichiarazione universale dei diritti umani annunciarono al mondo uno strumento utile a costruire un futuro di pace e prosperità pochi anni dopo le atrocità della Seconda guerra mondiale. Eleanor Roosevelt, vedova del presidente Usa Franklin Roosevelt, presidente della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, parlò della Dichiarazione come la Magna Carta internazionale dell’intera umanità.
Nel preambolo e nell’Articolo 1, la Dichiarazione proclama infatti inequivocabilmente i diritti innati di ogni essere umano: “La noncuranza e il disprezzo per i diritti umani hanno prodotto atti barbarici che hanno oltraggiato la coscienza dell’umanità; l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani possono godere di libertà di parola e credo, libertà dalla paura e dalla povertà è stata proclamata come la più elevata aspirazione della gente comune”.
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