Diario dal sisma: Legambiente per il patrimonio artistico

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Dopo il blocco all’attività durato due mesi e denunciato dalla presidente Rossella Muroni è finalmente al lavoro il Gruppo Protezione civile di Legambiente Beni culturali Marche. Un gruppo che lavora senza sosta per salvare il patrimonio della regione.

«Dalle macerie del terremoto nell’Italia centrale stiamo tirando fuori e difendendo la nostra identità e la nostra memoria – spiega Rossella Muroni, presidente di Legambiente – Il Gruppo di Legambiente è una realtà specializzata nella salvaguardia e nella messa in sicurezza del patrimonio culturale,  ha alle spalle una pluriennale esperienza sia negli interventi operativi in emergenza che nelle attività di formazione. È già intervenuto in numerose emergenze come il sisma che ha colpito l’Aquila e quello di Marche ed Umbria nel 1997. Proprio l’esperienza del terremoto nel 1997 ha fatto nascere l’esigenza di dar vita ad un gruppo specializzato nella salvaguardia dei beni culturali. Con questo obiettivo sono stati formati 120 volontari di tutte le età. Che in questi giorni, sono finalmente a lavoro. Guardiamo al futuro con la forza dell’impegno quotidiano. Un grazie particolare a Francesca Pulcini e Antonella Nonnis, impegnate in prima linea nonostante tutte le difficoltà»

I volontari sono già intervenuti a Visso, Sarnano e Caldarola mettendo in sicurezza grandi opere d’arte. Operazioni di questo tipo sono state possibili grazie al prezioso lavoro dei vigili del fuoco e dei carabinieri – Nucleo operativo tutela Patrimonio Culturale e alla presenza costante di un funzionario del Mibact che dirige e coordina le operazione di recupero e messa in sicurezza delle opere.

Conclusa la prima giornata a Visso e recuperate circa cento opere, tra tele, tavole, sculture e oreficeria sacra il gruppo ha lavorato nel centro storico di Sarnano mettendo in sicurezza le opere presenti nella chiesa di Santa Maria di Piazza Alta e nella chiesa di Santa Chiara e quelle della Pinacoteca: qui erano conservate opere di grandi pittori, tra cui Vittore Crivelli, Vincenzo Pagani e Simone De Magistris. Poi si sono spostati nel Comune di Caldarola: sono entrati nella zona rossa per mettere in sicurezza le opere della Collegiata di San Martino, tra cui la pala d’altare di Simone De Magistris.

Nei prossimi giorni continueranno i sopralluoghi insieme alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche e le operazioni di recupero.

 

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