Coltivazioni bio cresciute nel 2016 di 1 milione di ettari

coltivazioni bio

In Europa la superficie coltivata a biologico è cresciuta nel 2016 di un milione di ettari rispetto all’anno precedente: l’Italia è in testa alla classifica dei paesi con maggiore aumento, con più di 300 mila ettari. Sono questi i dati resi noti dalla FIBL- l’istituto internazionale di ricerca sull’agricoltura biologica – al Biofach, la più grande fiera internazionale del bio, in corso fino al 17 febbraio a Norimberga. “Quello sulla grande crescita della superficie coltivata a biologico nella Ue, è l’indicatore di un importante cambiamento in atto – commenta il direttore generale di EcorNaturaSì Roberto Zanoni – Ora il nostro compito è rispondere con estrema coerenza alle aspettative del consumatore e continuare a tenere in sicurezza l’intera filiera”.
Seconda solo alla Spagna nella superficie coltivata a bio (1,8 milioni di ettari) l’Italia è il paese con più operatori biologici in Europa (72.154) cresciuti del 20% rispetto al 2015. Il settore nel 2017 vale 3,3 miliardi di euro per quanto riguarda le vendite domestiche (+9% rispetto al 2016) e pesa per un 5% sul totale export dell’agroalimentare italiano vale a dire quasi 2 miliardi. Inoltre il sistema produttivo biologico occupa oltre 200.000 addetti nelle aziende agricole, in quelle di trasformazione e distribuzione, nelle attività di controllo, assistenza tecnica e nel resto dell’indotto.
Nel carrello il 3,4% della spesa alimentare è a insegna bio. Una scelta fatta sulla base di fiducia, sicurezza e qualità quella degli italiani che acquistano prodotti biologici. Sono oltre 20 milioni infatti le famiglie italiane che consumano prodotti bio, un milione in più solo nell’ultimo anno. Il trend dimostra come stia crescendo la consapevolezza che mangiare bio vuol dire mangiare sano e sicuro: l’esclusione degli ogm e dei pesticidi dall’intero ciclo produttivo, la drastica riduzione degli additivi, la riscoperta dei sapori autentici, un sistema di controllo che certifica la conformità a norme europee sono gli elementi cardine che spingono i consumatori a scegliere il bio. I numeri dunque sono positivi e incoraggianti per un settore che secondo le analisi di mercato avrebbe dovuto subire una contrazione in questi anni anche a causa della crisi economica.

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