Secondo l’ultimo bollettino climatico diffuso da Copernicus Climate Change Service (C3S), il mese di luglio 2020 è stato il terzo più caldo dopo quelli del 2016 e del 2019. Nel mese da poco trascorso l’estensione dei ghiacci del mare Artico è stata pari al minimo del luglio precedente, quasi il 27% al di sotto della media del periodo 1981-2020. Per lo più priva di ghiaccio la rotta del Mare del Nord, lungo la costa settentrionale della Siberia, e con temperature molto superiori alla media, così come l’arcipelago canadese e l’Oceano Artico centrale.
In Europa, temperature inferiori alla media nel nord e superiori alla media nel sud, con temperature nel sud-ovest che hanno raggiunto quasi il record durante l’ondata di caldo della fine del mese.
Il metodo di rilevazione di C3S
Implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio da parte della Commissione Europea, C3S pubblica regolarmente ogni mese bollettini climatici che riportano i cambiamenti osservati nella temperatura globale dell’aria in superficie, copertura di ghiaccio e variabili idrologiche. Tutti i risultati si basano sulle analisi meteorologiche generate da modelli numerici di previsione meteorologica utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteo dislocate in tutto il mondo.
I valori delle mappe realizzate da C3S e dei dati citati provengono dal set di dati ERA5 di ECMWF Copernicus Climate Change Service, che risale al 1979. Le medie della temperatura in superficie della regione europea riguardano solo il suolo con i seguenti limiti di longitudine/latitudine: 25W-40E, 34N-72N.