Sembrerebbe un’inversione di tendenza, quasi epocale: diciassette tra le principali case automobilistiche mondiali hanno chiesto in una lettera al presidente americano Donald Trump di confermare le norme stringenti sulle emissioni e sull’efficienza dei consumi varate dall’ex presidente Barack Obama. In realtà però società automobilistiche come Ford, General Motors e Toyota non sarebbero spinte da un nuovo fervore ambientalista.
Secondo il New york Times sarebbero preoccupate dagli effetti del venir meno di queste norme: spaccherebbe il mercato dell’auto Usa a metà, con regolamentazioni più stringenti in alcuni Stati e regole allineate a quelle federali in altri. Infatti una dozzina di Stati Usa, capeggiati dalla California, hanno adottato standard di efficienza stringenti e hanno minacciato di fare causa all’amministrazione di Donald Trump per fermare l’allentamento da lui annunciato.