“La scienza ci rende consapevoli dei grandi processi di trasformazione in corso”. L’editoriale del direttore Francesco Loiacono su La Nuova Ecologia di dicembre
Il 2020 è un anno che non dimenticheremo molto facilmente. Con la pandemia l’esistenza di tutti sul pianeta è cambiata, ora la speranza è che alcuni aspetti del nostro vivere cambino in meglio. Nutriamo la convinzione che anche il mondo dell’informazione possa migliorare. Perché negli ultimi mesi donne e uomini di scienza hanno conquistato spazio e centralità nei mezzi di informazione. Più scienza entra nelle nostre vite, più diventeremo cittadini consapevoli dei grandi processi di trasformazione del nostro tempo: cambiamenti climatici su tutti.
Per evitare all’Italia un futuro di arretratezza, dobbiamo pretendere correttezza anche nell’informazione ambientale, affinché possa aiutarci a realizzare la sostenibilità. Per dare un contributo in questa direzione, Legambiente e Nuova Ecologia lanciano la campagna “Unfakenews” per contrastare le bufale ambientali e metterci al riparo dagli effetti dell’antiscientismo, come disegna nell’illustrazione di copertina Valentina Vinci. I dettagli della campagna li spieghiamo nella storia di copertina, che ruota attorno all’ormai consueto racconto dell’anno attraverso 100 notizie ambientali, curate dal nostro Fabio Dessì. Il dossier raccoglie molte notizie ambientali che si sono fatte spazio, anche se a fatica, in alcuni media cosiddetti mainstream. Un processo che “salutiamo come un fatto positivo, ancorché tardivo, che aiuta ad attrezzare un’opinione pubblica in grado di influenzare i decisori politici”, scrive nel suo articolo a pagina 25 Marco Frittella, giornalista del Tg1.
A proposito di verità, il 12 dicembre ricorre il venticinquesimo anniversario della morte di Natale De Grazia, il capitano di corvetta della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria scomparso mentre indagava sugli affondamenti delle navi “dei veleni” nel mar Tirreno e nel mar Ionio negli anni Ottanta e Novanta. Nel bel ritratto scritto da Valentina Barresi, a pagina 54, scopriamo attraverso la memoria di giovani allievi della Marina, che con lui hanno diviso impegno e ideali, un uomo pieno di passione che amava il mare. E che ripeteva: “Se ci limitiamo a fare ognuno il nostro non arriveremo a niente, dobbiamo agire insieme, coordinati”. Per cercare, scoprire e difendere la verità.