La Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione per salvare l’ultimo pezzo di foresta vergine dell’Europa dell’Est. Dichiarata Patrimonio dell’umanità, è stata già al centro di una disputa con l’Ue dal 2016 al 2018
Si tratta dell’ultimo pezzo di foresta vergine dell’Europa dell’Est. Nonostante ciò il governo polacco ha deciso di tagliare alberi di Bialowieza per 180mila metri cubi in dieci anni nelle zone che non rientrano nel parco nazionale. Per fermare l’operazione la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione contro la Polonia per il piano di taglio di alberi.
Bialowieza: lo scontro
La ong di avvocati ambientalisti ClientEarth riferisce che per la Commissione il piano di disboscamento potrebbe andare contro le direttive Habitat e Uccelli. Il piano di taglio, secondo Varsavia, servirebbe a diminuire la diffusione del bostrigo, un insetto parassita dell’abete rosso. Entro un mese la Polonia dovrà fornire a Bruxelles i dettagli dell’operazione. Se questa verrà ritenuta in violazione delle norme comunitarie, potrebbero scattare sanzioni.
La foresta, patrimonio naturale condiviso con la Bielorussia, è stata al centro di una disputa tra l’Ue e la Polonia dal 2016 al 2018, quando il disboscamento fu sospeso dopo un pronunciamento della Corte di giustizia europea.
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