Bonifiche, nuovi interventi nei Sin del bacino del fiume Sacco, Sulcis, Porto Marghera e Pioltello Rodano

Un'operazione di bonifica su un tetto di un capannone ricoperto di amianto

Nonostante l’emergenza Covid-19, non si fermano le attività di bonifica condotte dal ministero dell’Ambiente nei Sin, i siti di interesse nazionale. Nelle ultime due settimane, tra le altre attività, da registrare l’approvazione di un piano di caratterizzazione nell’area del Sin bacino del fiume Sacco. Si tratta di un intervento rilevante in un territorio caratterizzato da un’annosa storia ambientale, all’interno del quale rientrano cinque poli industriali e che, al netto delle attività di bonifica, potrebbe rappresentare uno dei luoghi con la più alta concentrazione di stabilimenti del centro Italia.

Un altro decreto ha inoltre approvato l’analisi di rischio per il territorio del Sin del Sulcis Iglesiente Guspinese. Un passo fondamentale anche per il riavvio delle attività industriali nell’area, interessata da investimenti da parte di soggetti privati. Nella stessa ottica rientrano altri due decreti sulle analisi di rischio nelle aree del Sin di Porto Marghera e del Sin di Pioltello Rodano, seppur con esito negativo. Un atto attraverso il quale il Ministero dell’Ambiente ha fornito ai soggetti interessati gli elementi necessari per poter procedere ad una revisione dei documenti da approvare.

“L’attuale momento di crisi non soltanto non ci ha fermato, ma ci ha spinto a continuare ad agire con forza in tutte quelle azioni necessarie a portare a termine un risanamento dei territori che non può più attendere – ha commentato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – Le bonifiche dei Siti di interesse nazionale rappresentano, per il nostro Paese, una sfida fondamentale nell’ottica di un modello di sviluppo che dovrà necessariamente coniugare crescita economica e rispetto dell’ambiente”.

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