“Non capisco perché siete così aggressivi sugli ogm: basta oscurantismi, la vita è mutante per natura”. In contrapposizione, seppur a distanza, con il fondatore di Slow food, Carlo Petrini, il commissario europeo alla Salute e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, risponde così alle domande in tema di organismi geneticamente modificati che gli arrivano dal pubblico in un incontro torinese nell’ambito di “Terra Madre”, la manifestazione internazionale ideata da Petrini.
“Sono un grande sostenitore delle nuove tecnologie – ha detto il commissario – perché ho passato grande parte della mia vita a occuparmi di malattie. Quando sono applicate al campo della medicina la gente ama le tecnologie più avanzate, quando si passa all’agricoltura non è più così. In entrambi i casi è scienza, ma nel primo la gente si fida, nel secondo c’è chi si lascia convincere da opinioni oscurantiste”.
Per Vytenis Andriukaitis, “ogni forma di vita è il frutto di un lungo processo di mutazione genetica. E se con la manipolazione genetica si possono avere cibi resistenti alle malattie, che non richiedono fitofarmaci, magari dannosi per crescere, non capisco che senso abbia vietarli o contrastarli. Se l’Europa perdesse la sua presenza sull’innovazione, credo che fra vent’anni pagherebbe un prezzo molto alto”.