Mary Poppins non l’ha visto. Se l’avesse fatto avrebbe sicuramente trovato un’altra soluzione per buttare giù la famosa pillola. Il documentario Zucchero! That sugar film di e con il regista-attore australiano Damon Gameau, ci mostra quanto un alimento presente nella nostra alimentazione, lo zucchero, possa nascondere gravi insidie per la salute.
Damon Gameau assume, ogni giorno e per due mesi, l’equivalente di 40 cucchiaini di zucchero (non lontano dall’effettivo consumo medio), alimentandosi solo con cibi apparentemente sani, a basso contenuto di grassi, ma in realtà ricchi di zuccheri nascosti come yogurt magro, succhi di frutta, cereali, barrette di muesli. Gli effetti sono clamorosi: 8 chili e 10 centimetri di girovita in più, stanchezza cronica, disturbi del sonno e sintomi di depressione. Il documentario diventa così un’efficace e coinvolgente denuncia contro quanto troviamo negli scaffali dei supermercati – lo zucchero è presente nell’80% dei cibi confezionati – e contro la disinformazione dettata dalle multinazionali.
L’approccio di Damon Gameau al problema “zucchero” ricorda quello contro i fast food dal regista Morgan Spurlock in Super size me. Con questi coraggiosi registi, l’ecocinema assume su di sé il compito gravoso di testimoniare gli effetti nocivi dell’alimentazione industriale cercando di fornire prove concrete come fece, relativamente al cambiamento climatico, il documentario Chasing Ice che ha filmato per anni la diminuzione dei ghiacciai artici.