Terrazzi, balconi e giardini su uno spazio di 25.000 metri quadri espositivi: per ispirarsi, passeggiare, nutrire il proprio animo ecologico, in mezzo a ogni varietà e forma di piante. E tanto altro ancora, dalla moda alla gastronomia, ad arricchire un panorama vasto, dedicato a tutti gli aspetti del giardino urbano e del design d’interni. È il “Festival del verde e del paesaggio”, in programma dal 18 al 20 maggio al Parco pensile dell’Auditorium parco della musica a Roma.
Un’occasione di incontro per espositori, quali negozi di arredo per giardino ed editori del settore botanico, vivaisti che porteranno ogni sorta di pianta, dalle aromatiche a quelle più inusuali ed esotiche, visitatori e curiosi. Chiunque può passeggiare, soffermarsi, partecipare a laboratori per adulti e bambini. Sono numerose, infatti, le iniziative programmate fra eventi speciali e appuntamenti collaterali. C’è il teatro di Lorenza Zambon, che il 19 maggio porterà in scena “94 passi in giardino”, descritto come “un percorso intimo e anche visionario, un invito in un luogo segreto. Accogliente”. Ma ci sono anche altri appuntamenti sparsi nella tre giorni. L’elemento della fantasia si sposterà allora dal giardino al teatro, fino alla cucina, con il “Food festival” che proporrà stand per ogni tipo di palato: la freschezza del gelato, l’artigianalità delle birre, le immancabili pasta e pizza.
Un posto speciale è riservato a un giardino immaginario, che reinventa il concetto di verde e si apre a suggestioni e installazioni artistiche. “La Soglia: progetto per la porta di accesso al Festival del verde e del paesaggio”, a cura del Master di II livello in progettazione del paesaggio – PdP, vuole creare uno spazio ibrido, una soglia per l’appunto, fra l’architettura dell’Auditorium che ospita il festival e il paesaggio che vi è esposto. Nuove forme di verde entrano nel paesaggio con l’opera “Tinllandsia wall” di Paolo Michieli e Roberta Filippini: un progetto che mette al centro le nuvole di Tillandsia, piante che fanno parte della famiglia delle bromeliacee. E ci saranno anche “Happy garden”, giardino modulare di Chiara Sottosanti, e il “Giardino del ritorno” di Francesco e Luciano Cecchetti, dove “ogni elemento del giardino è un punto cardinale che, come le stelle, aiuta ad orientarsi”. Infine, un progetto che parla di ecosostenibilità, “Il giardino che scotta” del Vivaio Giromagi, e quello evocativo ed emozionale “Il giardino dei limoni come luogo dell’anima”, presentato da Greenatelier.