L’ultima vittima tra i giornalisti è Jamal Khashoggi, che denunciava i metodi autoritari della famiglia reale saudita, ucciso il 2 ottobre scorso nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul. Un anno fa il mondo dell’informazione ha pianto Daphne Caruana Galizia, giornalista e blogger maltese che aveva lavorato all’inchiesta Panama papers, facendo emergere la corruzione nel mondo politico di Malta: il 16 ottobre 2017 è stata uccisa dall’esplosione di un’autobomba.
Sono passati dodici anni dall’uccisione di Anna Politkovskaja, giornalista russa che indagava sui crimini di Mosca in Cecenia. Nel 2018 il numero di giornalisti uccisi ha già superato quello di tutto il 2017. Per questo l’organizzazione non governativa Reporter senza frontiere (Rsf) ha annunciato la creazione della “Commissione per l’informazione e la democrazia” con l’obiettivo di redigere una Dichiarazione internazionale sull’informazione e la democrazia. La commissione è presieduta da Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace, e Christophe Deloire, segretario generale Reporter sans frontieres.
Nel 2018
57 giornalisti uccisi
10 mediattivisti cittadini uccisi
4 collaboratori uccisi
168 giornalisti incarcerati
149 mediattivisti incarcerati
19 collaboratori incarcerati
(Fonte: Reporter sans frontieres)
info https://rsf.org/