Ecotassa sulle auto inquinanti, Legambiente: “necessario un criterio sociale”

L'immagine di un ciclista nel trafficoPer

Legambiente va nella giusta direzione l’emendamento alla manovra che prevede un’ecotassa per le vetture a gasolio o benzina e che incentiva chi acquista auto elettriche o ibride va nella giusta direzione. Il testo, però, deve essere migliorato in alcune parti coinvolgendo nel dibattito anche le associazioni ambientaliste.

Positiva, dunque, l’introduzione di una tassazione più favorevole alle auto pulite come accade già in molti paesi europei. Dall’altro lato, però, l’applicazione proposta dal governo con questo emendamento potrebbe non avere gli effetti desiderati e non favorire la diffusione di veicoli a zero e basse emissioni, perché non tiene conto di un criterio sociale. Per fare un ulteriore necessario passo in avanti, occorre far pagare meno a chi ha un reddito più basso e prevedere un bonus rottamazione che premi chi rottama le vecchie auto inquinanti come ad esempio i diesel, anche senza l’acquisto di nuove per ridurre il parco circolante nel nostro Paese.

Altro aspetto importante, come detto, riguarda il coinvolgimento di tutte le parti sociali – a partire dalle associazioni ambientaliste – al tavolo delle consultazioni, in programma martedì 11 dicembre. Legambiente è pronta a un confronto costruttivo, come dimostrano le 10 proposte per una mobilità green – tutte a bilancio zero per lo Stato e tutte a vantaggio del ‘cittadino mobile’ – sottoposte al governo già lo scorso ottobre.

“La leva fiscale sui trasporti e sulla mobilità di persone e merci – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente – è uno strumento potente e non può essere improvvisato in solitudine. Neanche con le migliori intenzioni di salvaguardare l’ambiente come fatto da Macron. Per questo chiediamo al Governo e al Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio di coinvolgere al tavolo delle consultazioni che si aprirà martedì anche le associazioni ambientaliste e tutte le parti sociali, per rivedere insieme l’emendamento bonus-malus che a nostro avviso deve essere assolutamente migliorato evitando di fare clamorosi passi indietro, perché è in gioco la salute delle persone, il clima e la spinta all’innovazione industriale. Senza dimenticare che per ridurre l’inquinamento e per rendere le città più vivibili bisogna ripensare il carico fiscale che grava sulla mobilità puntando su un’efficace e innovativa rivoluzione urbana”.

Infine Legambiente ricorda che in questa manovra si incentiva l’auto elettrica ma non si spende neppure un euro per la mobilità elettrica leggera: e-bike, scooter, moto, tri e quadricicli leggeri, capaci di soddisfare una parte crescente di mobilità di prossimità che può essere messa a disposizione. Inoltre non sono previste risorse per il trasporto pubblico locale e per quello dei pendolari.

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